INTERVENTO DI MIGLIORAMENTO SISMICO DELLA PARROCCHIA
DI SAN GIOVANNI BATTISTA IN CARPENEDOLO (BS)


Committente Parrocchia di S. Giovanni Battista, Carpenedolo (Bs)
Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province
di Brescia, Cremona e Mantova - Arch. Marco Fasser

Progetto C-SPIN Ingegneri Algeri, Gervasoni, Rota Associati - Bergamo

Direzione Lavori Studio Tecnico Ing. Valentino Treccani - Carpenedolo (Bs)


Per gentile concessione C-SPIN Ingegneri Algeri, Gervasoni, Rota Associati - Bergamo





Trattasi dello studio e l’analisi strutturale della Parrocchia di S. Giovanni Battista in Comune di Carpenedolo (Bs) a seguito dell’evento sismico che ha colpito la Provincia di Brescia nel novembre 2004. La Parrocchia è formata da un’unica navata, di vaste proporzioni e altezza, poggiata su base a croce latina.





La lunghezza massima è di 64,20 metri mentre la larghezza massima, in corrispondenza degli altari, è di 24,70 metri. La volta si eleva per 23,30 metri dal piano di calpestio e la cupola raggiunge internamente una altezza massima di 32 metri. A seguito dell’evento sismico, di magnitudo 5.2, si è reso necessario un consolidamento statico di parti della struttura che si sono fessurate per sopraggiunti limiti di deformabilità e/o di resistenza. Si è analizzata la vulnerabilità sismica della fabbrica mediante analisi locali, calcolando i moltiplicatori di collasso dei macroelementi principali e conseguentemente, sulla base dei risultati di vulnerabilità, si è proposto un intervento di rinforzo in copertura, laddove lo si è ritenuto necessario. Sono stati previsti degli interventi strutturali non invasivi e reversibili al fine di irrigidire la copertura nel piano di falda e di collegare, mediante catene pre-tese ed in acciaio inossidabile i diversi maschi murari. La comparazione delle frequenze e delle deformate nelle due configurazioni “pre” e “post” intervento sono state assunte a parametri di controllo dell’efficacia dello stesso. Dei tiranti pre-tesi costituiti da cavi in acciaio ad alta resistenza con schema a croce di S. Andrea sono stati quindi inseriti tra i diversi campi delle capriate. Inoltre, in prossimità del timpano, è stata inserita una struttura reticolare costituita da profili in acciaio al fine di evitare un possibile ribaltamento del timpano. L’analisi è stata condotta su una singola falda e si è provveduto a realizzare dei modelli numerici che potessero schematizzarne il comportamento prima e dopo l’intervento. L’analisi ha condotto quindi a valutare correttamente la pretensione da assegnare ai trefoli in acciaio ad alta resistenza senza indurre eccessive sollecitazioni alle membrature lignee esistenti e, nel contempo, a limitare le deformazioni dovute a spinte orizzontali quali vento e sisma.






Modello in Straus7









Primo modo di vibrare pre intervento - vista 1





Primo modo di vibrare pre intervento - vista 2





Primo modo di vibrare post intervento





Mappa delle tensioni da peso proprio






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