PALAZZO CARCIOTTI A TRIESTE

Per gentile concessione Universita' di Trieste

Prof. Giuliano F. Panza - Dipartimento di Scienze della Terra
Prof. Virgilio Fiorotto - Dipartimento di Ingegneria Civile
con la collaborazione di
Ing. Christian Marson, Dr. Borut Plesnicar,
Dr. Antonella Peresan e Dr. Franco Vaccari

Contributo al progetto
“Strategie innovative per la difesa di strutture di particolare
interesse nella regione Friuli Venezia Giulia dai forti terremoti attesi”
cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia
(Interventi ai sensi della L.R. 3/98, art.16. Finanziamenti
di Progetti di Ricerca e di Divulgazione Scientifica
di Rilevante Interesse Regionale. Fondo anno 2002)





In relazione al progetto di ricerca facente capo al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Trieste sulla definizione del rischio sismico secondo nuove metodologie, il Dipartimento di Ingegneria Civile della medesima Università ha individuato due strutture significative all’interno del tessuto urbano cittadino, una in cemento armato, l’altra in muratura, sulle quali e' stata svolta un’analisi strutturale dinamica basandosi su accelerogrammi sintetici completi, generati secondo le metodologie sviluppate per la stima deterministica della pericolosità sismica. Come struttura in muratura è stato scelto palazzo Carciotti.





Quest’ultimo è stato preferito ad altri, oltre che per il fatto di avere al suo interno degli strumenti di misura del Dipartimento di Scienze della Terra in grado di fornire eventuali riscontri in caso di sisma, anche per l’importanza artistica che esso ricopre all’interno del tessuto cittadino. Infatti, situato in Riva III Novembre 13, è il palazzo neoclassico di maggiore sontuosità ed imponenza. Fatto costruire tra il 1799 e il 1805 dal mercante greco Demetrio Carciotti su progetto dell'architetto Matteo Pertsch, cui si debbono le più belle costruzioni neoclassiche della città, è caratterizzato da un'alta cupola aerea e reca sulla facciata rivolta al mare una balaustra scenografica con sei statue dello scultore Antonio Bosa, allievo del Canova. Il palazzo, una vera e propria casa-fondaco, comprendeva al piano nobile l'abitazione del proprietario, sedici appartamenti nei piani superiori e al piano terreno stalle, rimesse e diciotto magazzini.






Modello in Straus7



Analisi statica lineare - mappa delle tensioni xy





Analisi statica lineare - mappa delle tensioni zz





Analisi lineare nel transitorio con applicazione di un accelerogramma alla base
Visualizzazione di uno step temporale




Analisi modale - mappa delle tensioni xy max





Analisi modale - mappa delle tensioni xy min





Analisi modale - mappa delle tensioni zz max





Analisi modale - mappa delle tensioni zz min






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